Come Coltivare lo Zafferano

Lo zafferano è una pianta da sempre considerata preziosa per i suoi effetti benefici e per la rarità della spezia da essa ricavata. Sin dai tempi antichi, nel bacino del Mediterraneo, lo zafferano costituiva una preziosa merce di scambio destinata alle tavole e case dei nobili. Oggi, lo zafferano è presente anche in Italia dove si coltiva con successo, grazie al clima ideale per la sua crescita. È possibile scegliere di coltivare lo zafferano anche in giardino, o meglio ancora, in casa con la tecnica idroponica che garantisce risultati e riduce i rischi di una coltura nel terreno.

Un spezia preziosa: lo zafferano

Lo zafferano, o Crocus Sativus L., è una pianta appartenente al genere delle Iridaceae e originaria del Mediterraneo. Proprio in quest’area, nei secoli passati, tra l’Asia Minore, l’India e la Grecia, era una delle merci di scambio più preziose, per il suo colore giallo oro e perché considerata una spezia dai poteri magici, capace di curare diversi malanni.

Oggi le coltivazioni della pianta di zafferano sono più diffuse e presenti anche in Italia, dove, per il clima temperato e le caratteristiche fisiche del territorio, trovano il loro habitat ideale.

Dall’essiccazione degli stimmi dello zafferano si ricava una spezia che è sempre molto ricercata e preziosa, utilizzata in cucina e anche in numerose preparazioni medicinali. Il costo elevato di questa spezia è dovuto alla mole di lavoro necessaria per la coltivazione della pianta e alla produzione relativamente esigua rispetto all’investimento necessario di risorse.

Tuttavia, è possibile coltivare la pianta di zafferano anche nel proprio orto di casa e ricavare delle piccole quantità di spezia per uso personale.

Come coltivare lo zafferano nell’orto di casa

Come abbiamo già accennato, la pianta di zafferano trova il suo clima ideale nell’area mediterranea. In Italia esistono già coltivazioni estese di questa spezia ed è possibile coltivare il Crocus Sativus L. anche nel terreno dell’orto, in vaso sul balcone o in casa.

Lo zafferano è una pianta da bulbo con fiore sterile, per cui, la riproduzione, avviene tramite moltiplicazione del bulbo stesso. In pieno campo, il periodo della semina nel terreno è quello della stagione estiva, nel mese di agosto, in modo che la germinazione avvenga a settembre e prosegua in autunno, con la fioritura di novembre. I bulbi di zafferano (detti cormi), in genere, si moltiplicano in primavera e vanno in quiescenza durante l’estate. Per questo motivo, i coltivatori scelgono se espiantare i cormi dalla terra a inizio estate, e ripiantarli a fine stagione, oppure sfruttarli per un ciclo più lungo, che può variare dai 3 ai 5 anni, a seconda delle condizioni del terreno e la salute della pianta stessa.

Scegliere di coltivare lo zafferano in casa richiede determinazione e un po’ di attenzione: trattandosi di un bulbo, la semina deve avvenire a una certa profondità nel terreno e, soprattutto, bisogna evitare che si formino pericolosi ristagni di acqua che farebbero marcire il cormo.

La scelta di coltivare le piantine di zafferano con le tecniche dell’idroponica comporta diversi vantaggi, a partire dal controllo del microclima ideale e dei fattori determinanti per evitare l’insorgere di malattie e l’infestazione di parassiti:

  • drenaggio dell’acqua tramite il substrato;
  • assenza di erbe infestanti che rischiano di soffocare la pianta;
  • temperatura e umidità costanti;
  • illuminazione costante per le ore necessarie durante le diverse fasi vegetative;
  • pH neutro del substrato;
  • nutrimento equilibrato.

Prima di iniziare a coltivare lo zafferano, è fondamentale procurarsi dei bulbi di buona qualità, abbastanza maturi e delle dimensioni adatte. La preparazione della base del substrato, poi, va fatta con argilla espansa e fibra di cocco che garantiscono il passaggio dell’ossigeno, offrendo al bulbo un sostegno leggero, ma efficace.

Con il kit completo per serra idroponica del progetto Coltivami, potete iniziare a coltivare questa tipologia di pianta seguendo i consigli della guida hi-tech e della piattaforma dedicata a questa innovativa tecnica di coltivazione indoor.

I bulbi, o cormi, vanno piantati lasciando qualche centimetro di spazio, in modo che possano crescere e riprodursi. Il substrato va irrigato con una soluzione nutritiva che contenga gli elementi fondamentali per la crescita della pianta di zafferano:

  • potassio;
  • fosforo;
  • azoto.

La pianta emette foglie filamentose e fiori dal colore rosso intenso con dei pistilli che hanno il nome di stimmi. Sono proprio questi stimmi che, lavorati e sottoposti ad essiccazione, producono la preziosa polvere speziata che tutti conosciamo.

Gli stimmi, molto delicati, vanno rigorosamente raccolti a mano prima che deperiscano.

La coltivazione idroponica indoor permette di aumentare la quantità della raccolta dei pistilli, poiché la pianta riesce a produrre più stimmi durante il suo ciclo vegetativo in serra.

Inoltre, la qualità dell’aroma e le proprietà organolettiche dello zafferano coltivato in idroponica restano inalterate rispetto a quelle presenti nella spezia coltivata in natura.

Tutte le proprietà della pianta di zafferano

Lo zafferano è una pianta ricca di vitamine e carotenoidi, per questo viene sfruttata in erboristeria per le sue qualità terapeutiche come antispastico, sedativo e antinfiammatorio.

Attualmente, lo zafferano è al centro di studi per le sue proprietà antidepressive e antitumorali. Di sicuro, grazie all’elevato numero di antiossidanti, ha un effetto benefico per contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule, per questo lo ritroviamo spesso anche in diversi preparati ed elisir di bellezza.

Infine, lo zafferano ha un effetto benefico anche sulla digestione di cibi più pesanti e grassi.

A fronte di diversi benefici, però, la spezia dal colore rosso ha anche diverse controindicazioni che riguardano effetti collaterali dovuti a un consumo eccessivo.

Se lo zafferano è una spezia “nobile”, la cucina resta sempre il suo regno: qui dà il meglio di sé in tantissime ricette per primi e secondi piatti.

Anche in cucina, un consiglio: aggiungete lo zafferano a fine cottura, in modo che il suo aroma resti inalterato.

Tutti i consigli utili per prendersi cura delle piante di zafferano

Come già accennato, la coltivazione dello zafferano nell’orto in giardino richiede tante cure e attenzioni.

Nella coltura idroponica, invece, la coltivazione di questa pianta risulta più semplice.

Riepilogando, lo zafferano richiede diversi accorgimenti per la sua salute:

  • è importante piantare i bulbi con una precisa disposizione che favorisca la crescita dei cormi: questi vanno piantati a circa 5 centimetri di distanza gli uni dagli altri;
  • la soluzione nutritiva deve raggiungere in maniera omogenea i cormi;
  • l’irrigazione deve essere calibrata e non causare ristagni di acqua;
  • il clima della serra deve essere asciutto e non umido;
  • bisogna raccogliere i pistilli appena maturi.

Per essiccare gli stimmi di zafferano in casa si può utilizzare un essiccatore, altrimenti, è sufficiente esporli a una fonte di calore come il forno.

Ogni piantina produce un numero limitato di stimmi (circa 3), dai quali è possibile ricavare una quantità di spezia non certo elevata, ma sufficiente per una famiglia di pochi elementi.