Fibra di cocco: cos’è e come usarla nell’idroponica

La coltivazione indoor di piantine ornamentali e da orto è una pratica che pian piano si sta diffondendo tra le abitudini domestiche, soprattutto di coloro che vivono in città e non vogliono rinunciare al benessere del verde anche in casa. La miniserra idroponica, quindi, è la soluzione ideale per la coltivazione di piantine in piccoli spazi e offre diversi vantaggi: non sporca, è igienica e riciclabile. E come vedremo, uno dei materiali più indicati per la realizzazione di un buon substrato per piante ornamentali e da orto è proprio la fibra di cocco.

Coltivazione indoor e serra idroponica

La tecnica della coltivazione indoor in idroponica è sempre più diffusa e utilizzata in città, sia come elemento decorativo, che come piccolo orto attivo tutto l’anno con ortaggi e piante aromatiche, da utilizzare in cucina e per la realizzazione di decotti o tisane alle erbe.

L’idroponica, rispetto alla coltivazione su terreno, infatti, presenta diversi vantaggi:

  • richiede poco spazio in casa e pochi strumenti per la manutenzione del sistema;
  • è igienica;
  • non è soggetta alla stagionalità;
  • è un sistema economico;
  • è indicata per tantissimi tipi di piante da giardino e orto;
  • non sporca ed è meno soggetta all’attacco di parassiti o malattie che colpiscono le piante in esterno.

La coltivazione delle piante fuori suolo è una tecnica innovativa in cui le piante sono coltivate in assenza di terreno e nutrite da una soluzione nutritiva (acqua e fertilizzanti), che svolge la stessa funzione dei concimi nel terreno.

Temperatura, illuminazione e umidità costante, poi, sono tra i fattori principali che determinano una crescita rigogliosa e continua per le piante con inflorescenze, le piante da frutto e da orto.

L’installazione di una serra idroponica in casa, quindi, rappresenta la soluzione ideale per chi ama uno stile di vita green e non sa rinunciare al benessere del verde. Il sistema è così versatile che è possibile collocarlo in qualsiasi spazio: in cucina, per esempio, è possibile realizzare un piccolo orto con gli ortaggi e le erbe aromatiche preferite, da usare ogni volta che se ne ha bisogno, per arricchire con odori e sapori genuini ogni pietanza.

La coltivazione senza suolo prevede che le piante traggano nutrimento da una soluzione nutritiva che viene immessa, tramite il sistema di irrigazione, in uno speciale substrato organico che può essere miscelato con diversi materiali inerti, a seconda del tipo di coltura scelto.

Il substrato della serra indoor può essere infatti costituito da un letto di argilla espansa e fibra di cocco.

La miniserra del progetto Coltiv@mi è ideale per chi vuole approcciarsi a questo sistema di coltivazione: grazie all’app dedicata, potrete prendervi cura del vostro piccolo orto, o giardino, seguendo step by step le indicazioni della guida.

Come usare la fibra di cocco per la serra idroponica

Tra i substrati disponibili per la coltivazione fuori suolo, la fibra di cocco è senza dubbio uno dei più versatili e facili da utilizzare.

In più, è anche riciclabile: basta liberarla dalle radici e dai residui delle vecchie piante, sciacquarla e riposizionarla nella serra per iniziare una nuova coltura indoor.

La fibra di cocco si trova facilmente in commercio ed è disponibili in tre formati:

  •  in blocchi pressati;
  • in lastre;
  • sfusa in sacchi.

Le tre tipologie di confezione della fibra di cocco sono tutte valide per la coltivazione fuori suolo o indoor. La differenza sta nel tipo di trattamento a cui vengono sottoposte prima di essere messe in commercio.

La fibra di cocco pressata va reidratata nelle 24 ore precedenti l’utilizzo e quindi messa su uno strato di argilla espansa che ne facilita il drenaggio.

La lastra di cocco (addizionata con il midollo del frutto), invece, va posizionata nella serra (o nei vasi) e forata per il drenaggio dell’acqua in eccesso. In genere, la fibra di cocco in questa composizione è già forata, per cui conviene accertarsi che sia necessario praticare altri buchi.

Infine, la fibra di cocco in sacchi non necessita di trattamenti particolari e si può anche utilizzare così com’è se la granulometria non è troppo fine. Se le piante sono particolarmente sensibili all’asfissia radicale allora è conveniente mescolarla con argilla espansa per facilitare l’areazione e l’ossigenazione del substrato, oppure con una percentuale di chips, pezzi grossolani del mesocarpo, che aiutano ad arieggiare il substrato.

La fibra di cocco, una volta posta come substrato, va normalmente fertilizzata e irrigata regolarmente. Non richiede grandi quantità di acqua, poiché ha la caratteristica di mantenere a lungo l’umidità al suo interno.

Quali sono i tipi di substrato della coltivazione idroponica

La coltivazione idroponica indoor sta rivelando i suoi aspetti positivi e molteplici vantaggi anche in agricoltura. Grazie a questa tecnica, infatti, è possibile realizzare colture produttive e sane anche in zone dove le avversità ambientali ne impedivano la riuscita.

Nella coltivazione fuori suolo la terra è sostituita da materiali inerti o inorganici (argilla espansa, lana di roccia, pomice) o organici (fibra di cocco, torba) che sono in grado di sostenere le radici delle piante.

Ognuno di questi materiali ha caratteristiche diverse e la combinazione adatta va scelta in base al tipo di coltura e alla fase vegetativa della pianta, per esempio l’argilla espansa e la fibra di cocco si possono utilizzare come substrato durante la crescita delle piante.

Ognuno di questi substrati va fertilizzato periodicamente con un concime specifico per il tipo di coltura.

Come accennato, i substrati sono riciclabili e riutilizzabili più volte, anche per diverse coltivazioni, non sporcano e non emanano odori. Insomma, sono ideali per il giardinaggio indoor e la realizzazione di orticelli ricchi di profumi e colore in casa.

Perché usare la fibra di cocco?

La fibra di cocco è un valido sostituto del terriccio: sempre più utilizzata per le coltivazioni domestiche.

I vantaggi della coltivazione indoor con substrato a base di fibra di cocco sono quindi evidenti: anche i neofiti dell’idrocoltura indoor impareranno in pochi giorni ad aver cura del piccolo ecosistema con i giusti accorgimenti e attenzioni.

Gestire una serra idroponica, infatti, può essere un’esperienza esaltante per tutta la famiglia: potete dar vita a tante idee per decorare con il verde ogni ambiente della vostra casa. Vi stupirete nell’ammirare con i più piccoli la trasformazione dei semi in germogli e poi in piantine che doneranno allegria e colore anche nei giorni grigi in inverno.